CHI VUOLE RUBARE LA PASTIERA NAPOLETANA?

CHI VUOLE RUBARE LA PASTIERA NAPOLETANA?

CHI VUOLE RUBARE LA PASTIERA NAPOLETANA?

Proprio su questo blog avevamo raccontato di un convegno che si è tenuto a Firenze, durante la manifestazione TASTE, sul problema dell’Italian Sounding, quel fenomeno che fa sì che all’estero ci si appropri di marchi italiani, tipo quello del parmigiano reggiano o del prosciutto San Daniele per appiccicarli a prodotti fatti in loco che di italiano non hanno nulla,  e si è discusso di come fare per proteggersi da questo fenomeno.  Adesso pare che non solo ci si debba proteggere all’estero ma che cose analoghe accadano anche qui, in casa nostra.  E’ il caso della pastiera, dolce tipicamente napoletano, di cui ho dato ricetta, storie e leggende di nuovo su queste pagine.   La Melegatti, (per capirsi quella dei pandori) ha inventato una  pastiera veronese e i napoletani, giustamente, non ci stanno e insorgono sul web. Sulla scatola del nuovo prodotto si legge: “Deliziosa torta con grano saraceno” peccato però che il  prodotto della pastiera napoletana non abbia assolutamente nulla, si tratta infatti di una tortina con un cuore di crema. Niente grano ma farina e soprattutto niente pasta frolla. E niente ricotta.  E dunque che pastiera è? La Melegatti poi non è nuova iniziative del genere, tempo fa aveva infatti comercializzato un altro dolce napoletano, il babà.  Pasqua, momento classico di pastiera, è ormai alle porte e i Napoletani si rivoltano, su Facebook è nata la pagina “Diciamo no alla pastiera Melegatti” che rivendica ricette, trucchi e bontà del vero dolce campano: “Non possiamo accettare-gridano gli amministratori- che per mere ragioni commerciali si produca un dolce industriale col nome “Pastiera” che non sembra nemmeno un lontano parente del dolce tradizionale!” La pastiera napoletana è un prodotto che si vanta della sigla Pat, prodotto agroalimentare tradizionale campano”, il che vuol dire che esso  fa parte di un elenco ufficialissimo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.  Ma se chiunque può appropriarsene allora cosa vale questa sigla? Sono in molti a chiederselo, giornalisti e food bloggers,  Certo è che se cominciamo a “fregarci” anche tra noi allora davvero per i nostri prodotti non c’è speranza! E voi che ne pensate?

PER VEDERE LA RICETTA DELLA VERA PASTIERA CLICCATE QUI: RICETTA

 

 

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