UNA CENA DA RICORDARE!

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UNA CENA DA RICORDARE!

E così anche la prima Cena Clandestina è stata consumata!  La Folle Casseruola e La Tavola Clandestina si sono incontrate e hanno partorito una cena con i fiocchi.  Tavola Clandestina (www.tavolaclandestina.com) ci ha portato i suoi “prodotti natalizi” e che prodotti! E la Folle Casseruola li ha preparati e cucinati.  Devo essere onesta: è difficile sbagliare quando si hanno ingredienti e prodotti di qualità così alta! Lo confesso, ero molto agitata, la paura di sbagliare, l’ansia che tutto fosse perfetto, il timore (un mio classico) che il cibo non bastasse.

Abbiamo cominciato, Folle Casseruola e Paolina, l’aiutante magico, l’amica senza la quale non sarebbero possibili nè le lezioni nè le cene di Folle Casseruola, abbiamo dunque cominciato a cucinare dal mattino presto.  La nuova cucina economica a legna sbuffava in un angolo spargendo il suo calore nella prima giornata di vero freddo invernale.  Abbiamo sbucciato, tagliato, tritato, sfilettato, sempre in allegria.  Nei giorni precedenti erano arrivati ad ondate corrieri da ogni parte d’Italia con il loro carico di cibi preziosi.  Mancavano solo le mozzarelle di bufala in arrivo direttamente da Paestum.  Grazie alla fantastica Pamela, terrore degli spedizionieri, tutto è arrivato in tempo.  Già solo aprire i grandi pacchi è stato divertente ed emozionante come spacchettare i regali di Natale da bambini.  Uno dopo l’altro scoprivamo doni preziosi: le acciughe al tartufo nero, quelle in salsa verde, il pesto cetarese, i germogli di zucchina sott’olio.  E fin qui il lavoro è stato facile, bastava aprire il barattolo e disporre gli antipasti sui piatti.  Il momento top? L’apertura dei barattoli di cipollotti grigliati.  Vorrei potervi inviare via post il profumo intenso che si è liberato in cucina, così intenso che mi è sembrato di poterli mangiare con il naso, la dolcezza dei cipollotti, il piccante dell’olio, l’aroma pungente di erbe e spezie.  Un matrimonio perfetto.  Poi è stata la volta delle mariole e dei cotechini, cotti sulla cucina a legna, avvoltolati nei panni, come creature, hanno sobollito cantando per ore e ore.  Intanto noi abbiamo preparato la purèe di patate, quella di sedano rapa e le lenticchie che abbiamo condito con spezie e albicocche secche per farne un piatto un po’ esotico.  Mentre tutto attorno a noi borbottava in allegria, ci siamo dedicate alle crostate, da farcire con le marmellate di prugne di Tavola Clandestina, e in ultimo è stata la volta della crema allo zabaglione che, insieme ai panettoni artigianali, avrebbe concluso la cena.  I sughi già pronti erano solo da scaldare, la pasta da cuocere all’ultimo istante.  Intanto si è fatta sera, la tavola preparata, i camini accesi, le luci calde, il tempo di una rapida doccia ed eccoci pronti come soldatini, insieme a Fabio, il patron di Tavola Clandestina.  Ci veniva un po’ da ridere, quante ne abbiamo combinate insieme, Fabio e io e soprattutto quanto abbiamo mangiato insieme, un po’ ovunque in giro per il mondo, è stata una gioia ritrovarci di nuovo a lavorare in tandem e sempre davanti ad un tavolo! Inutile dire che gli ospiti si sono lanciati sul cibo come lupi famelici, dopo aver spazzolato gli antipasti è stata la volta delle pastasciutte.  Credo di poter dire che l’Oscar sia andato alla pasta quadrata condita con il ragù bianco di gallina piemontese. Commovente nella sua saporita semplicità, ci ha immediatamente trasportati nelle Langhe, in una qualche sperduta cascina.  Che dire poi delle Mariole e dei Cotechini? (Come vedete gli ho scritti con la maiuscola, ma è un onore dovuto, fosse per me li chiamerei Sire e Maestà). Beh, vi sia chiara una cosa: anni di zamponi e cotechini precotti ci hanno fatto dimenticare cosa voglia dire mangiare un vero insaccato, cotto per ore.  La carne si scioglieva in bocca, dolce e saporita, sapeva di legna, di inverno, di amici intorno ad un tavolo.  Le Mariole soprattutto…oh le Mariole…mi fermo qui perchè rischio di diventare elegiaca e non renderei loro merito. E infine il brindisi finale con le crostate, i panettoni artigianali e la crema di zabajone.  Fabio, Paolina ed io, dobbiamo confessarlo,eravamo esausti.  Esausti ma molto molto felici.  Abbiamo trascorso una serata speciale, con amici speciali, mangiando cibi speciali.  Un vero Natale prima del Natale.

Non mi resta dunque che farvi tanti auguri di cuore e invitarvi ad assaggiare le golosità di Tavola Clandestina, basta andare sul sito, un clic e un elfo buono vi porterà a casa tutto ciò che desiderate.  E il vostro sarà davvero un Natale speciale!

www.tavolaclandestina.com

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