ADDIO SIGNORA VALZANI. CI MANCHERAI!

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ADDIO SIGNORA VALZANI. CI MANCHERAI!

Per chi abita a Roma la Pasticceria Valzani è parte del paesaggio urbano.  In piena Trastevere si apre questo negozio laboratorio i cui profumi si sentono già dalla strada.  Valzani è lì da sempre che io ricordi.  Da ragazza abitavo nei paraggi e non c’era giorno che non ci facessi capolino, fosse solo per respirare a pieni polmoni quell’atmosfera densa di zuccheri. O per assaggiare quei dolci romani che altrove sono già spariti da tempo.  Il Pangiallo, il Panpepato, i mostaccioli e il torrone romano e quelle meravigliose uova di Pasqua artigianali tutte decorate a mano che per tanti anni hanno fatto la gioia dei bambini della mia città.  E poi c’era la loro squisita torta Sacher, il Montblanc, meringhe così leggere da sembrare nuvole e le pastarelle della domenica che non hanno mai vissuto attimi di smarrimento: a differenza di ciò che accade nelle pasticcerie di mezza Italia infatti le pastarelle di Valzani non si sono mai rimpicciolite per esigenze dietetiche, sono sempre restate enormi.  Ma a me piaceva entrare da Valzani anche per fare due chiacchiere con la signora Virginia, la proprietaria.  Virginia era una vera lady, vispa e arzilla.  Fino alla sua morte, qualche giorno fa, alla bella età di 92 anni è sempre restata seduta lì nella sua pasticceria, estate e inverno, in perfetto controllo di ciò che accadeva nel laboratorio alle sue spalle.  Con lei si poteva parlare di tutto, dall’inquinamento, alle bugie dei giornali, agli ufo, a come Trastevere fosse cambiata negli anni, alla vita e alle sue sorprese.  Che per Virginia erano sempre positive perchè era una donna che sprizzava energia e ottimismo da tutti i pori. Ironica e smaliziata come solo una vera romana sa esserlo.  Ma nulla piaceva di più alla “Sora Virginia” che raccontare la storia della sua pasticceria e del marito, Vincenzo, il suo fondatore. “Mio marito ha sempre amato i dolci, fin da bambino e ha sempre sognato di fare il pasticciere.Io l’ho sposato perchè mi sono innamorata del profumo delle sue mani!  A soli 8 anni smise di andare a scuola per lavorare con Moretti, altro famoso maestro dell’arte dolciaria dell’epoca.  Poi crescendo decise di aprire un suo locale.  Lui viveva vicino a Piazza Navona e avrebbe voluto aprire lì, in pieno centro, ma gli affitti costavano troppo e quindi ripegò su Trastevere che allora, nel 1925 era quasi periferia, un luogo desolato, pensate un po’! Ha cominciato facendo gelato, e che gelato avreste dovuto assaggiarlo! Poi ha deciso che voleva dedicarsi a preparare i dolci della tradizione romana, prima che sparissero. Vedeste come ci lavorava! Per me era un vero artista!”.  Adesso anche la Sora Virginia se ne è andata.  Cosa accadrà dunque? Esistono degli eredi? Saranno anche loro appassionati di dolci? Roma non può pensare di andare avanti senza il suo profumato antro delle meraviglie.  Io non posso pensare di passeggiare per Vicolo del Moro e non trovare più questa magnifica pasticceria.  Già è abbastanza dura l’idea di affacciarmi e non vedere più Virginia che sorride e racconta le sue fantastiche storie di dolcezze e zucchero.  Ci mancherai molto Virginia, ma finchè Valzani esiste potremo comunque ritrovarti ogni volta che assaggiamo uno dei tuoi quaresimali o la pizza di Pasqua o le fave dei morti.  E ti ricorderemo con allegria,gioia e riconoscenza.

VALZANI: Via del Moro 37, Roma http://www.valzani.it

 

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