GRAZIE ALLE AMICHE DEL CASATO FILO DELLA ROSA! UN BLOG D’ECCELLENZA. PER DONNE, DI DONNE.

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GRAZIE ALLE AMICHE DEL CASATO FILO DELLA ROSA! UN BLOG D’ECCELLENZA. PER DONNE, DI DONNE.

CIBO E’ VITA: Stefania Barzini, nutrire il mondo, con ogni cellula del proprio essere

All’inizio di questa storia la blogger per caso che è in me, non è l’immagine fashion che ho io nella mente, una Carrie Bradshaw curvy, a suo agio su tacco 12, e con il guizzo giornalistico di Barbara Stefanelli, ma una nerd che tablet, iphone e pc tra le mani,  fa ricerche su Petronilla.
All’inizio di questa storia è stato subito chiaro che avessimo bisogno che i contenuti di questo progetto fossero riempiti di qualità, che non fossero sufficienti le ricette del cuore, ma che avessimo bisogno delle storie, e delle donne che potessero raccontarcele.
Così è arrivata Maria Fermanelli, con la sua straordinaria azienda di qualità. Così è arrivataElisia Menduni 
e così è arrivata su queste pagine Roberta Corradin. 
Quando abbiamo iniziato a cercarle, le donne, una dopo l’altra si sono legate, storie nelle storie.
E poi cercando Petronilla, la nerd all’inizio della storia, si imbattè in Stefania Barzini.
Leggendo un articolo in cui si consigliavano tre libri per l’estate, di questi uno era quello di Roberta Corradin, La Repubblica del maiale,  poi quello di Cristina Bowerman e l’altro, di Stefania.

L’ultimo libro scritto da Stefania, Fornelli d’Italia, ripercorre 150 di storie Italiana attraverso la cucina e le donne.
E tra le altre parla della nostra Petronilla, in modo ironico e divertente.
Stefania Barzini, io la immagino come il suo blog, Folle Casseruola.
Pieno di cose.
I ricordi, che servono a costruire quello che siamo oggi, compresa la propria personale idea di cucina, e poi libri, musica, film, viaggi e persone, che contribuiscono a scrivere il resto della propria storia.
E me la immagino sul suo scoglio a pensare a cosa cucinerà per cena, alla marmellata di albicocche, o quale nuova avventura l’aspetta.
Dalla sua bio:
“Ama soprattutto scrivere, mangiare e cucinare. Queste importanti attività l’hanno portata a tenere Corsi di Cucina Regionale Italiana a Los Angeles dove ha vissuto per sei anni, poi ad aprire una Scuola di Cucina al Castello di Ceri, vicino a Roma, e infine a iniziare una proficua collaborazione con il Gambero Rosso, sia per il canale televisivo, di cui è stata uno degli autori, sia per la rivista.
Ha all’attivo sette libri: Una casalinga a Hollywood. Splendori e miserie dell’America che mangia (2004) e A tavola con gli Dei. Memorie e ricette delle isole Eolie (2006), pubblicati da Guido Tommasi editore; Così mangiavamo. Cinquant’anni di storia italiana fra tavola e costume (2006), Sale. Un pizzico non vale l’altro (2007), pubblicati con il Gambero Rosso Editore; La Scrittrice cucinava qui (2011) con Gribaudo Feltrinelli.
Ora è nelle librerie Fornelli d’Italia-150 anni di storia del nostro paese raccontati da piccole e grandi cuoche, Edizioni Mondadori.
Il suo primo romanzo L’Ingrediente Perduto (2009) è stato pubblicato dalla Marsilio Sonzogno. Vive e lavora tra Roma, Alicudi e Vetralla con marito, figli, cani e gatti.”

La prima cosa che ho letto di Stefania?
E’ nel mio stile: tempo fà, vera appassionata dei preparati di Betty Crocker, quasi introvabili da noi, cercavo in rete la storia di questa famosissima cuoca, il cui nome si associa appunto ai dolci americani.
E trovai l’articolo di Stefania, BETTYCROCKER: LA DONNA DEL MISTERO”. Ed ho scoperto che Betty non esiste, è una cuoca virtuale, è un pò come le sue torte in scatola, è finta, ma buona lo stesso.

L’ho stampato. e l’ho attaccato sull’anta della cucina, tra la ricetta dei Brownies di Nigella e la Devil’s Food Cake.
Stefania, che fa tantissime cose, e scrive tantissimo, e ha mille progetti.
Il suo documentario ” Così mangiavamo”, visibile su Rai on demand, è appassionante come un film, lo guardi e pensi “ohhhh, me lo ricordo!!!” ogni cinque minuti.
E Stefania è anche un‘Ambassador di We- Women for Expo, fin dall’inizio del progetto, non per moda ma perchè crede che le donne possano fare la differenza:
“Le donne lo sanno e sapendolo, essendo coscienti e impugnando la nostra diversità possiamo davvero cambiare il pianeta.”

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