KENNEDY, OBAMA E KAMANTE, IL CUOCO DI KAREN BLIXEN

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KENNEDY, OBAMA E KAMANTE, IL CUOCO DI KAREN BLIXEN

Vengo a scoprire con sorpresa e divertimento che Kamante Gatura (per chi non lo conoscesse si tratta del cuoco prodigio di Karen Blixen, la celebre scrittrice danese autrice de La Mia Africa e de Il Pranzo di Babette).  Vengo a scoprire perciò il legame che intercorre tra Kamante e ben due Presidenti americani.  Tutto questo grazie a A Capotavola, il bel libro di Laura Grandi e Stefano Tettamanti di cui ho già scritto in questo blog. 

Karen scopre Kamante in Africa e ne intuisce subito il genio culinario.  A raccontare il cuoco, oltre alla Blixen, è il fotografo Peter Beard che dopo la scomparsa di Karen lo rintraccia e registra i suoi ricordi, facendone un bellissimo libro ricco di citazioni, fotografie, parole e disegni, di animali, persone, oggetti di cucina, fatti dallo stesso Kamante che ricorda anche la partenza precipitosa di Karen dall’ Africa, nel 1931, costretta a vendere anche i mobili dell’amatissima casa: “Sono state circostanze difficili quelle che la fecero andare via…e tutti quelli che lavoravano nella sua fattoria si sentirono molto male, perchè il loro scopo era rimanere per sempre”. Oltre alla Blixen e a Beard, a riscattare dall’anonimato uno dei tanti personaggi che per secoli sono stati al servizio dei bianchi è la moglie di uno dei Presidenti più famosi d’America: Jacqueline Kennedy, grande lettrice di Karen che tramite Peter Beard viene a conoscenza del libro di Kamante e decide di scrivergli.  Gli racconterà che i suoi figli sono rimasti incantati dalle sue storie e dalle belle illustrazioni e ogni sera chiedono che siano loro rilette.  Gli manda poi una foto del Presidente e gli dice che un nipote è stato felice di averlo incontrato in Kenya e che spera, un giorno, di conoscerlo anche lei.  Gli invia anche due fotografie dei figli der farsele autografare e finirà per scrivere una commossa prefazione al libro del cuoco africano.   E non è forse un caso che un altro Presidente , il primo afro americano a diventarlo, Barack Obama, abbia un nonno, anch’egli nato in Kenya, a sua volta pastore di capre, come lo fu Kamante da bambino, poi assoldato come cuoco in una casa degli allora colonizzatori inglesi.  La storia, come vedete, non fa che ripetersi.

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