PENSIERINI DELLA SERA (SU CIBO E CUCINA)

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PENSIERINI DELLA SERA (SU CIBO E CUCINA)

Ok, ci sono giorni o momenti della giornata nei quali a furia di cucinare,, oppure perchè finalmente si ha del tempo libero, si comincia a ragionare sul cibo, a pensare al cibo.  Questi sono i miei pensieri di oggi, raccontatemi i vostri.

SPESA

Sempre più spesso chi fa la spesa al supermercato trova etichette che raccontano come il tale o tal’altro ingrediente sia ricco di vitamina A, B, C,  o di questo o quel sale minerale.  Io vorrei invece che mi raccontassero qualcosa sul sapore di ciò che compro, da dove viene, come è stato coltivato o allevato. Per vitamine o sali minerali preferisco la farmacia.

MELE

Vi ricordate quale sia il vero sapore delle mele? Quante varietà diverse potevamo acquistarne? Adesso fanno mele che hanno un solo requisito: devono essere dolci, dolcissime, ma al secondo morso.   Io però ricordo mele che al primo morso ti riempivano la bocca di lampi freschi, aspri, quasi acidi, la cui buccia era soda ma non troppo croccante, mele che spargevano nell’aria un sottile profumo di zagare, che si annusavano e si gustavano allo stesso tempo, e che infine, quando le inghiottivi, ti regalavano dolcezza.  Le mele oggi, fateci caso, sono sempre aspre al primo morso, grazie a quella specie di lucido da scarpe che usano per farcele sembrare sempre lucide e attraenti.  Oggi persino le mele si fanno di botox.

BLU CHEESE E GORGONZOLA

Un buon blue cheese deve assomigliare alle gambe di una signora anziana con vene varicose molto in vista.

TORTE PARLANTI

Ascoltare il cibo: per sapere se una torta è pronta portate la teglia all’orecchio e ascoltate, se sentite rumori tenui vuol dire che è fatta.

CATTIVE AMICIZIE

Diffidare delle amiche che non vogliono darti le loro ricette, o peggio se te le danno c’è sempre qualcosa che manca.  E diffidare anche delle cuoche che ti invitano a cena, affermano con orgoglio di aver fatto tutto a mano, ma hanno già portato via, prima di cena, la spazzatura: è lì che giace il colpevole, la scatoletta, la busta della pasta frolla surgelata, la scatola del mixer già pronto per i dolci.  La vera cuoca la spazzatura la porta via solo a fine serata.

THE DAY AFTER

Rimedio anti sbornia: aprite una scatola di mini wurstel (sì proprio quegli orrori nani che si vendono già cotti), passateli nel mixer fino a ridurli in purè, aggiungeteci due peperoncini, i più piccanti che riuscite a trovare, gli habanero andrebbero benissimo, poi unite anche due cucchiai di maionese, uno di mostarda gialla e due cucchiaini della marinata in cui si tengono i cetriolini sott’aceto.  Mescolate bene e spalmate su crackers.  Lo so, fa orrore.  Però funziona.

CUCINA (TROPPO) CREATIVA.

A volte gli estremisti della cucina creativa sono talmente occupati a solleticare il cervello da dimenticare il palato.  Certo, il cibo può essere artistico ma ha anche responsabilità che invece l’arte non ha.  A differenza di un Rembrandt o di un Matisse il cibo entra nella tua bocca e il suo valore dipende da quanto riesce a fare del tuo palato una casa felice.

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