PRIMA DI ENTRARE IN UN FAST FOOD PENSATECI. DUE VOLTE.

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PRIMA DI ENTRARE IN UN FAST FOOD PENSATECI. DUE VOLTE.

Gunter Wallraf è un signore tedesco che ama travestirsi.  No, non da donna, bensì da africano, da homeless, da turco, cose così.  E lo fa da decenni.  Perchè Herr Wallraff è uno dei più famosi giornalisti  televisivi della Germania che, per il canale Rtl, con l’aiuto di una telecamera nascosta, se ne va in giro per il suo paese a denunciare scandali, ingiustizie  e abusi.  Questa volta Gunter ha preso di mira Burger King, una delle più famose catene di fast food al mondo.  E ciò che ha scoperto ha costretto due filiali di questa catena a chiudere bottega in fretta e furia.  “Lì dentro- afferma Wallraf- ho visto di tutto: cibi deteriorati, carne marcia, condizioni igieniche degne di paesi del terzo mondo, lavoratori sfruttati.  Il fatto è che a Burger King vige una precisa direttiva che ordina di non gettare più dello 0,2 % del cibo e quindi tutto il resto, anche se avariato va consumato.  Noi abbiamo scoperto che negli alimenti serviti  c’erano colibatteri a altri microbi pericolosi, abbiamo ascoltato le testimonianze di gente finita all’ospedale.  Ci sono filiali in cui non esistono detersivi nè lavastoviglie e in cui veniva riciclato persino il cibo finito in terra.  L’altro aspetto terribile è come sono trattati i dipendenti, ritmi disumani e condizioni di lavoro spaventose.  Un quinto dei lavoratoriè ogetto di mobbing, non possono andare in malattia, non possono ad esempio accudire genitori o figli malati, non possono fondare cellule sindacali.  Vivono sotto la continua minaccia di essere licenziati. Molti di loro sono finiti in cliniche psichiatriche.  Spero con la mia denuncia di far sì che la situazione migliori, sia dal punto di vista dello sfruttamento che da quello dell’igiene”.
Io invece spero che voi mamme che portate i bambini a festeggiare il compleanno al fast food, o voi ragazzi che ci andate con gli amici, la prossima volta che entrerete in questi luoghi, magari ci pensate due volte: una per i vostri bambini e l’altra per chi lì ci lavora, maltrattato e con paghe da fame.

 

 

 

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