UNA BELLA STORIA

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UNA BELLA STORIA

Nella mia isola siciliana, la più piccina delle Eolie, Alicudi, c’è tanta gente bizzarra, eccentrica, speciale.  Forse perchè l’isola, così  sempre lontana da tutto e così scomoda e primitiva chiama a sè solo caratteri peculiari e stravaganti.  Uno di questi è Micaela, una giovane donna tedesca, di una cittadina vicina a Monaco di Baviera.  Michi è arrivata sull’isola parecchi anni fa(come tanti suoi compatrioti, ad Alicudi ce n’è una piccola enclave che vive in alto, sulla montagna) e come molti si è innamorata della bellezza stupefacente di questo luogo, dei suoi incanti.  Ma Michi ha fatto di più, si è anche innamorata di un isolano, ci ha fatto tre figli meravigliosi e qui è restata per sempre.  Michela di professione fa la fisioterapeuta, una bravissima fisioterapeuta e ad Alicudi, con tutto il saliscendi per gradini e la scomodità degli scogli ce n’è davvero bisogno.  Così brava è che è stata scelta addirittura dall’emiro del Barhein, o di un altro degli emirati arabi, per curare la madre che aveva avuto un ictus e così ogni anno un aereo prelevava Michi e i suoi cari e li depositava nella reggia dell’emiro dove stavano per parecchi mesi.  Le foto che mi ha mostrato di quei luoghi sono pazzesche, cattedrali nel deserto, fontane dorate, un lusso strabiliante.  Micaela altre a massaggiare e a riabilitare, si occupa anche di molte delle case di noi turisti, se e quando le affittiamo è lei che accoglie al molo i nostri ospiti, lei che prepara la casa, lei che li accompagna a destinazione, macinando scale su scale.  E sempre lei fa trovare ai nuovi arrivati fiori e dolci.  Da brava bavarese Michi ha una vera passione per le torte e ne fa di buonissime.  Negli anni ne ho mangiate tante, una più speciale dell’altra.  Sto parlando infatti di una donna speciale, alla quale la vita ha dato molto e molto ha tolto, eppure nei terribili dolori che l’hanno colpita non ha mai negato a nessuno conforto e aiuto.  Di lei amo tutto, la sua forza d’animo ma anche le sue fragilità, il suo coraggio e la sua pacatezza, la sua energia e la sua capacità di scavare nel profondo.  Il suo mettersi sempre in discussione.  E le sue torte.  Quest’anno, al mio arrivo, me ne ha portata una davvero sensazionale, una torta alla crema di limone.  Semplicemente perfetta.  Un entusiasmante matrimonio tra la leggerezza del dolce e la pastosità cremosa del ripieno.  Il dolce si scioglieva nella bocca soffice come una nuvola, poi dopo la dolcezza dell’impasto, arrivava la densa, acidula consistenza della crema.  Un equilibrio senza sbavature.  Dentro quel dolce c’è tutta Micaela, la sua scorza un po’ ruvida e la sua dolcezza di fondo.  I suoi sforzi, le sue fatiche, i suoi dolori combattuti con energia e speranza.  Tutto questo, vi assicuro, lo ritrovi in una semplice, divina, torta al limone.  Provare per credere.

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