VIVA IL TACCHINO (E I SUOI SUDDITI)!

Non si sa con certezza se  i Padri Fondatori abbiano  effettivamente mangiato tacchino al loro arrivo  pero’ e’ vero che questo pennuto  e’ ritenuto  il simbolo  della societa’ americana  tanto che Benjamin Franklin lo considerava  “un vero e originale nativo d’America” e propose  addirittura di metterlo  sulla bandiera,poi  furono invece scelte l’aquila, le stelle e le strisce.  Io continuo  a pensare  che  sulla bandiera  americana   avrei  preferito  veder  svettare  al vento  il simpatico , mite  tacchino.

Per 10 Persone

INGREDIENTI

Per il tacchino:

1 tacchino  da 6, 7 chili

4 cucchiai  di burro

4 cucchiai d’olio

1 bicchiere  di vino bianco

1 rametto  di rosmarino

Sale e pepe

Per il ripieno:

1 tazza  di albicocche  secche  ammorbidite   in una tazza di sherry

2 tazze  di pane  casareccio   a cubetti

1 etto di prosciutto  crudo  tagliato  in una sola fetta

2 salsicce  magre

1 cipolla tritata

2 gambi  di sedano  tritati

1 tazza di gherigli di noci

2 cucchiai  di burro

3 cucchiai  d’olio

1 rametto  di salvia

1 rametto di timo

3 foglie di alloro

Sale e pepe

 

TI SERVE:

Una grande  teglia, un grandissimo  forno, una  pompetta per il sugo.  Se ti va leggiti  un racconto breve di Truman Capote che si intitola per l’appunto “Il Giorno del Ringraziamento”, la migliore  descrizione  di un ricchissimo  pranzo  di Thanksgiving   nel Sud dell’America;  ti fara’ da aperitivo.

Accendo  il forno a 200 gradi.  Preparo il ripieno  mettendo in una casseruola insieme al burro e all’olio, la cipolla e  il sedano  tritati,  quando saranno ammorbiditi  aggiungo  il prosciutto  e la salsiccia  tritati e le albicocche  secche scolate  e  tagliate  a pezzi,  mescolo bene.  Adesso metto anche il pane a cubetti precedentemente  tostato, le erbe, i gherigli di noci, sale e pepe.  Bagno il tutto  con lo sherry usato per ammorbidire  le albicocche.  Faccio cuocere  coperto  per qualche minuto.   Quando il ripieno sara’ tiepido ilo inserisco nella pancia del tacchino aiutandomi con un cucchiaio.  Non lo schiaccio perche’ si gonfiera’ in cottura.  Poi con ago e filo appositi  cucio  bene lo stomaco  del volatile.  Adesso arriva la parte  che preferisco,  ungo  il tacchino con l’olio e il burro, lo cospargo di sale, pepe e rosmarino  e poi comincio  a massaggiarlo energicamente con le mani, lo faccio scientificamente iniziando dalle cosce e finendo con le ali.  Il massaggio deve durare almeno una decina di minuti.  Ora metto la bestiona in una teglia poco  oliata e la cuocio al forno per circa  4 ore.  Ogni tanto per non farlo seccare lo bagno con un po’ di vino bianco e con il proprio sugo che raccolgo  con l’apposita pompetta.   Quando sara’ cotto aspetto almeno un quarto d’ora per tagliarlo.  Lo servo insieme   al ripieno, al  suo sugo  e alle  salse di cranberry  e  di mele.

 

SALSA DI CRANBERRY

I cranberries  sono mirtilli  rossi dal sapore  acidognolo, vengono coltivati nel Massachusetts, a Cape Cod fin dal 1800 grazie  ad un certo  capitano  Henry Hall che si accorse un giorno che se si coprivano  i tralci  di questo  frutto con la sabbia,  questi crescevano   meglio  e piu’ in fretta.  Ancora  oggi i mirtilli coltivati  a Cape Cod e nella vicina  isola di Nantucket sono considerati i migliori d’America .  In autunno lo spettacolo delle  grandi  distese  di bacche  cremisi sembra uscire dalla tavolozza di un pittore.  Da noi non e’ facile trovare  i mirtilli freschi pero’ se ne trovano in scatola nei negozi di delicatessen.

 

Per 10 Persone

INGREDIENTI

350 gr. di mirtilli rossi freschi o in scatola

1 tazza d’acqua

1/2 tazza di succo d’arancia

1/2 tazza di zucchero

2 o 3 chiodi  di garofano

1 scorzetta di cannella

1 cucchiaino  di zenzero in polvere

 

TI SERVE:

Il mixer

Metto i mirtilli in una casseruola con l’acqua,  il succo  d’arancia e le spezie.  Copro e faccio bollire per circa  20 minuti.  Adesso  passo tutto nel mixer poi  lo rimetto  nella  casseruola, aggiungo  lo zucchero e faccio cuocere  ancora  finche’ quest’ultimo sia completamente  sciolto.  Verso in una ciotola e metto in frigorifero.  Prima di servirlo lo lascio almeno trenta minuti a temperatura ambiente fuori dal frigorifero.

 

SALSA DI MELE

Questa e’ una mia personale  aggiunta  al Pranzo del Ringraziamento, il sapore  un po’ acidulo  delle mele  si sposa benissimo  con il resto degli  ingredienti.

Per 10 Persone

 

INGREDIENTI

6 mele renette  sbucciate  e tagliate  a pezzi

1 cipolla  dolce  tritata  finemente

4 cucchiai  di burro

3 cucchiai  di zucchero  di canna

2 o 3 chiodi  di garofano

3 o 4 grani di pepe  nero

1 pizzico  di cannella  in polvere

2 o 3 bacche  di ginepro

Fondo il burro in una casseruola  e faccio rosolare la cipolla tritata, aggiungo  le mele  a tocchetti, lo zucchero  e tutte le spezie.  Copro e faccio cuocere  a fuoco basso finche’ le mele saranno spappolate.  Se il composto si asciugasse  troppo aggiungo un po’ d’acqua.  Con una forchetta riduco le mele in pure’.  Servo tiepido.

 

PURE’ DI PATATE DOLCI

Per 10 Persone

INGREDIENTI

4 patate  americane ( quelle dolci), sbucciate  e tagliate  a pezzi grossi

5 patate  farinose sbucciate  e tagliate  a pezzi grossi

1/2 tazza di burro

2 tazze  di panna

1 cucchiaino  da caffe’ di cannella  in  polvere

1 pizzico  di noce  moscata

la buccia grattugiata  di un’arancia

Sale e pepe

 

TI SERVE:

Uno schiacciapatate

Metto le patate a bollire in abbondante acqua salata.   Quando saranno cotte le scolo e le passo nello schiacciapatate;  metto  il  pure’ nella  casseruola  e sempre  mescolando  aggiungo  burro, panna, cannella, noce  moscata, sale e pepe.  Faccio cuocere  per qualche minuto finche’ la pure’ si stacca dalle pareti della pentola.  Verso su un piatto  da portata a e cospargo  con la scorza d’arancia grattugiata.   Servo subito.

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