BRACIOLETTE IMPANATE ALLA SICILIANA

Di tutte le isole Eolie, Lipari è di certo la più popolare, ed è uno dei motivi per cui la amo, certo, è vero nelle più calde giornate estive è infrequentabile, vuoi per la troppa gente, vuoi per la calura bollente che ti avvolge dalla strada asfaltata come lingua di fuoco. Mi piace però che non sia pretenziosa, amo la sua anima caciarona e sincera, senza trucchi o belletti.  Da quando il mio baricentro , fisico ed emotivo, ruota intorno ad Alicudi, da quando cioè passo mesi e mesi nella mia casa arrampicata sullo scoglio, Lipari è diventata anche luogo di sporadici “bagni di folla” (anche se tutto nella vita è veramente relativo). Accade insomma che a volte mi prenda il desiderio improvviso di civiltà.  Allora salgo sul primo aliscafo e arrivo in quella che, dopo mesi di solitudine, silenzi e isolamento, assume improvvisamente i contorni di una “metropoli tentacolare”.  Ci sono le macchine, i negozi, le banche, gli uffici, avvocati e notai, tutto ciò insomma di cui, per lunghi periodi, faccio volentieri a meno.  Ci sono però anche le librerie, i forni, i macellai, e le pasticcerie. 

Ecco per me Lipari è soprattutto libri, di cui mi piace poter fare incetta per poi ritirarmi di nuovo a leggere in completa solitudine.  E poi dolci e carne.  Non sono una gran carnivora ma ogni tanto, dopo mesi di pesce e verdure, mi assale il desiderio di polpette, o meglio ancora, di quelle saporitissime braciolette impanate alla siciliana.  E se non mi sposto io fisicamente a Lipari, me le faccio comunque spedire o chiedo a qualche amica compiacente che si trova nell’isola grande per motivi lavorativi, di portarmene a chili, che poi surgelo.  Sono irresistibili.

Ingredienti per 6 persone:

6 bistecchine di manzo o di vitello senza osso, 1 tazza di pangrattato, 1/2 tazza di pecorino siciliano grattugiato, 1 mazzetto di prezzemolo finemente tritato, 20 gr. di capperi sotto sale, precedentemente sciacquati e dissalati, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio raso di origano, olio extravergine d’oliva, sale e pepe, limone.

Queste buonissime bistecchine possono essere preparate in due modi, alla griglia, o fritte.  Io ho un particolare penchant verso tutto ciò che è fritto e penso che si debba anche sfatare il mito che “il fritto fa male”: innanzitutto bisogna vedere come si frigge e poi non abusarne, quindi una frittura ogni tanto, asciutta, leggera e croccante, credo faccia bene al fegato e all’anima. 

Prendo le bistecchine e le appiattisco bene con il batticarne, poi le metto in un piatto fondo insieme a 1/4 di tazza d’olio e le rigiro bene in modo che si ungano da tutti i lati.  In una grossa ciotola mescolo il pangrattato, il pecorino, il prezzemolo e l’aglio tritati, i capperi, l’origano e un po’ di sale e pepe.  Trasferisco questo composto in un piatto grande e impano le bistecchine unte d’olio premendo bene in modo che il composto aderisca uniformemente.  A questo punto scaldo abbondante olio in una grande padella di ferro e quando è bollente immergo le bistecchine che faccio dorare da ambo i lati.  Poi le scolo bene e le metto ad asciugare su carta da pane.  Se voglio essere gastronomicamente corretta (cosa che aborro), faccio una bella brace e le metto a cuocere sulla griglia.  Alla fine, in ambo i casi, ci spruzzo sopra il succo di un limone e proto a tavola ben calde.

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